Dopo 14 anni il grande Gregg Allman torna a proporci un album solista e lo fa andando a ripescare temi e atmosfere tra alcuni classici noti e meno noti del blues regalandoci stupende versioni e interpretazioni con una band di tutto rispetto.
Per alcuni è un capolavoro, per altri è semplicemente un ottimo album, ma a prescindere da queste considerazioni sempre comunque soggettive e personali è innegabile che questo lavoro merita certamente l'acquisto per tutti gli appassionati del mitico e inossidabile musicista nativo di Nashville, ma dimentichiamo per un attimo le atmosfere rock/blues/jazz a cui Gregg con la sua Allman Brothers Band ci aveva abituati, infatti in questo nuovo progetto troviamo affascinanti e coinvolgenti atmosfere puramente blues che sfociano spesso nel soul grazie a una ottima sezione fiati e un sound avvolgente, oltre alla consueta meravigliosa performance vocale della Voce del Blues, come tanti non a torto amano definirlo.
Per l'occasione è stato prodotto un bellissimo video, una sorta di Making of... dell'intero progetto, ma è anche l'occasione per un lungo ed emozionante viaggio nei ricordi di oltre 40 anni di straordinaria e inarrivabile carriera musicale.
Gregg Allman - The Making of Low Country Blues from Rounder Records on Vimeo.
non ho ancora sentito una benchè minima critica negativa su questo disco, deve essere davvero roba sopraffina!
RispondiElimina:-)
Ecco, hai usato il termine giusto...SOPRAFFINO.
RispondiEliminaIn sostanza MUSICA per veri intenditori e appassionati.
E poi è davvero difficile, direi impossibile, rimanere delusi da un artista simile, e mai come in questa occasione vale il detto :
Grazie di Esistere !
Io sono di parere contrario, voglio dire, il disco è carino, ma troppo standard e noiosetto, gregg canta bene, ma il disco lo trovo una trovata pubblicitaria per riemergere. E' un disco discreto, avrebbe dovuto osare un pochino di piu
RispondiEliminaEzio
Punto di vista pienamente legittimo e in parte condivisibile, ma d'altra parte è chiaro che si tratta di un progetto volutamente diverso dallo standard a cui ci ha abituati con la sua band storica.
RispondiEliminaQui ha voluto dedicarsi esclusivamente a sonorità puramente blues/soul senza fronzoli o sperimentazioni eccessive.
Poi non credo cha abbia bisogno di farsi pubblicità, siamo abituati a tempi biblici tra una uscita e l'altra della ABB.
Grazie e alla prossima.
Si certo, premetto che sono un grande fan degli Allman da molti anni, il loro hittin the note è bellissimo, baciato dalla mano forte di warren haynes però, che ha scritto la maggior parte dei brani. Mi aspettavo solo qualcosa di piu da gregg, è sempre stato bravo a dare personalità al blues, qui invece lo trovo un po canonico, la sua personalità poteva farsi sentire un po di piu
RispondiEliminaCiao Max,
RispondiEliminacome stai? Spero un po' meglio visto i tempi che corrono...
concordo con Ezio, buon disco ma poteva osare di più...comunque "De gustibus..."..
consiglio di vedere Gregg all'opera in questo video, live dall'A&E shows fine gennaio 2011....
a me piace molto questa versione di "Whipping Post" diversa dall'originale ABB.
Eccovi il link:
http://www.aetv.com/private-sessions/video/?bcpid=760707324001&bckey=AQ~~,AAAAAEK2ejU~,Ai-tVL3JZg1bV2XYP3mD2KSP5WiQ_06m&bclid=772617140001&bctid=773649829001
Buona Domenica!
Ciao Sergio, direi tutto bene a parte i soliti problemi legati al lavoro ormai cronici.
RispondiEliminaGrazie per il link...versione funky/soul stupenda !
Mi sa che la pubblico in un post ringraziandoti pubblicamente.
Per quanto riguarda il disco di Gregg posso solo aggiungere e supporre, rispondendo anche a Ezio, che probabimente quella sensazione di mancanza di " mordente " è dovuta ai gravi problemi di salute di cui ha sofferto negli ultimi tempi, quindi forse anche nel periodo di gestazione e produzione di questao lavoro a mio parere.
Ciao e grazie ancora.
questa versione di whippin post non è nuova, gregg l'aveva gia suonata cosi nel suo disco searchin for semplicity di una quindicina di anni fa.Anche da qui aimè, si nota una debole capacità di innovazione da parte del buon Gregg
RispondiEliminaBuongiorno a tutti e complimenti per questo sito che ho scoperto oggi. Sono daccordo anch'io sulla mediocrità del nuovo disco di Gregg Allman, le recensioni secondo me sono state troppo entusiastiche. D'accordo un disco carino, ma niente di più, troppe belle parole riguardo il mito Gregg, che purtroppo è stanco e malato e si sente anche da come canta. Niente a che vedere con in dischi degli Allman Brothers di alcuni anni fa, dove la sua voce ruggiva
RispondiEliminaClaudio Giorgiutti
Ciao Claudio, benvenuto e grazie per l'apprezzamento.
RispondiEliminaIn effetti questo album ha raccolto giudizi molto contrastanti e io stesso ho sottolineato in precedenza che si sente una certa stanchezza fisica di Gregg, dovuta evidentemente ai problemi di salute che lo hanno afflitto negli ultimi tempi.
Va detto altresì che i giudizi positivi sono dettati da autentico affetto e stima nei confronti di questo grande musicista, e dalla innegabile qualità delle scelte musicali.
Questo significa che se un album è mediocre dobbiamo tenere presente lo stato di salute del musicista? Io apprezzo molto Gregg, ma quando ascolto un disco ascolto la qualità che viene proposta, non lo stato di salute, a questo punto penso che avrebbe dovuto aspettare, visto il suo nome e storia, non mi sento di tenere in considerazione questo. Un disco in vendita è musica in vendita, senza gli altri fattori di salute, malattia etc. Sostengo Gregg, mi spiace per quello che è successo, ma quando compro un disco ascolto la musica, che in questo caso, conoscendolo bene da anni, mi sembra un pò spenta e troppo prevedibile.
RispondiEliminaHo comperato il disco di Gregg, ascoltato una decina di volte e venduto. Una pizza, credo che il produttore Brunett ultimamente abbia un'abilità a far suonare tutte le sue produzioni uguali. Di Gregg mi sapettavo di sentire qualcosa di diverso.
RispondiEliminami pare stiate esagerando. è un bel disco di blues, certo non è allman brothers, ma chi ha detto che doveva esserlo? sono pro e contro alcuni commenti, non lo reputo un capolavoro di certo, ma un disco godibile, ben suonato e cantato, che ogni amante del vecchio blues dovrebbe apprezzare, lasciamo a gregg quello che è di gregg, si sente che lo ha fatto con passione, almeno quello, che non è poco.
RispondiEliminaGrazie Andrea, concordo in pieno.
RispondiEliminaTrovo certi giudizi su questo lavoro davvero troppo negativi, ma ovviamente i gusti son gusti , e tutti legittimi.
purtroppo ho sentito che molti la pensano cosi, ripeto, non sarà un capolavoro, ma direi un buon disco, in confronto ad altri che vengono pubblicati. Almeno Gregg ha la voce giusta e sul blues si sente a casa
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