Spesso in campo artistico, in generale, si usa il termina " capolavoro " per eccesso di entusiasmo o per una frettolosa interpretazione dell'opera in questione e il campo musicale non è esente da questa usanza, ma nella storia del rock esistono lavori che sono entrati di diritto nel mito e considerati capolavori imperdibili, e certamente senza tema di smentita uno di questi è Exile on Main Street, a mio parere il capolavoro assoluto dei Rolling Stones.
Uscito originariamente nel 1972, registrato tra la villa francese di Keith Richards, Londra e Los Angeles, rappresentò una svolta epocale nella loro comunque ancora giovane storia e rappresenta in modo straordinario le influenze sociali, politiche e musicali degli anni 60 e '70, diventando in breve e giustamente uno dei migliori album di tutti i tempi nella storia della musica.
Un lavoro ispirato e riuscitissimo, dove il sound prevalente è il Blues di chiara matrice americana, e la conferma l'abbiamo in tutto il disco con un continuo mix di sonorità a cavallo tra blues, country/rock e R&B, e mi piace definirlo il disco più sudista di una band non sudista inteso ovviamente come band proveniente dal Sud degli States, ed è pure innegabile come il sound di questo album abbia influenzato generazioni di band e musicisti rock blues da quel momento in poi.
Il 18 maggio, pochi giorni fa quindi, è uscita una nuova edizione di questo capolavoro addirittura in 4 versioni che è subito balzata ai vertici delle classifiche di vendita :
1. Standard Edition, composta da un cd con uno speciale cofanetto
2. Deluxe Edition, composta da due cd con diversi inediti.
3. Super Deluxe Edition, composta da due cd, due LP, più un DVD,un libro di 52 pagine e cartoline da collezione.
4. Vinyl Edition, composta da due vinili come nella versione originale.
In sostanza, per chi ha voglia di recuperare questo capolavoro c'è davvero l'imbarazzo della scelta e vi confesso che io non sono mai stato un fan accanito degli Stones, ma è innegabile che questo album ha davvero segnato qualcosa di importante per chi ama il rock and roll e il blues, e che suona fresco e moderno come pochi.
lo aspettavo, ho consumato il vinile ed il cd !
RispondiEliminaNon posso che sottoscrivere dalla prima all'ultima riga. Tempo fa ne ha scritto Zambellini sul suo blog e sul mucchio definendolo il disco più importante del rock.
RispondiEliminaNon so se sia così ma diciamo che ci è andato vicino....
In effetti al di là delle classifiche che spesso peccano di personalismi e sono inevitabilmente soggettive, è palese che un album come questo sia davvero un punto di riferimento per chi ama il rock e il blues, ed è di diritto nel campo delle opere senza tempo.
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