5 aprile 2010

John the Revelator...quando il blues ti entra nell'anima.

Blind Willie Johnson

Il Blues, nella sua magica e magnetica semplicità ci regala da sempre musica e atmosfere intense e coinvolgenti, quasi ipnotiche soprattutto nelle composizioni più antiche e viscerali.

Un esempio lampante di questa magia musicale è la magnifica John the Revelator, uno dei pezzi più celebri del blues delle origini scritta nel 1930 da Blind Willie Johnson, uno dei bluesman storici dei primi del '900, un classico del cosiddetto "call e response" ovvero quei pezzi tipicamente spiritual in cui due voci duettano appunto tra domanda e risposta tra una strofa e l'altra spesso a carattere spirituale appunto e religioso.

Un tipo di musica certamente blues per definizione ed etichetta ma che affonda le radici nella più profonda tradizione gospel e spiritual dei primi compositori e predicatori neri del cosiddetto Delta Blues.

Di questo pezzo sono state incise decine e decine di versioni da parte di artisti di ogni estrazione musicale e provenienza, alcune fantastiche altre decisamente inutili e mal riuscite, ma a mio parere una delle versioni più intense e vicine allo spirito iniziale è quella incisa da Curtis Stiger e The Forest Rangers e inserita nell'intensissimo e drammatico finale di stagione 1 della bellissima serie Tv Sons of Anarchy.


Uno dei momenti più intensi e coinvolgenti ai quali abbia mai assistito, cinque minuti di apnea, quasi un rapimento ipnotico...forse le mie parole vi sembreranno esagerate, ma chi ama il blues e certe atmosfere mi capirà senz'altro e sarà d'accordo con me.

Purtroppo non sono riuscito a trovare l'intera sequenza video di questo coinvolgente momento video/musicale, ma mettetevi comodi e ascoltate in religioso silenzio il pezzo in questo montaggio video, immaginando una lunga processione di bikers mentre accompagnano il feretro della compagnia di uno di loro, il funerale tra sguardi perduti nel vuoto, la tristezza di un uomo che ha appena perso la propria compagna e la madre dei propri bambini, gli sguardi di sospetto tra rabbia e profondi sensi di colpa tra alcuni dei bikers coinvolti nella vicenda, una sorta di resa dei conti, un preludio al cambiamento delle regole e dei ruoli in campo mentre si viene letteralmente rapiti da questa cantilena ipnotica e coinvolgente come poche...e poi sono certo che converrete con me che chi non ama il blues, ha un buco nell'anima...


4 commenti:

  1. la serie non l'ho mai vista, pero' ne ho sentito parlare bene!!!! comunque già dalla musica si puo' capire.....Questa versione per me è una delle piu' belle!

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  2. Grazie Alberto per il commento e la visita.
    La serie a me piace tantissimo, purtroppo in Italia abbiamo visto solo la prima serie e sto aspettando con ansia la seconda...mi ha letteralmente stregato ^_^
    E poi in ogni puntata c'è sempre grande musica ad accompagnare i momenti più intensi e coinvolgenti, specialmente blues e rock di grandissima qualità, e questa stupenda versione di John The Revelator è stato sicuramente il momento più intenso di tutta la prima stagione.

    Ciao..alla prossima ^_^
    Max

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  3. Concordo pienamente.
    Niente come la musica riesce a sottolineare certe atmosfere.
    SOA è un grande show scritto da un grande autore che è sempre molto attento al commento musicale e JTR è un grandissimo pezzo, trovo che da un lato riesca a canalizzare l'intensità del finale di stagione, estremamente carica delle emozioni che hai descritto, dall' altro omaggia metaforicamente la "rivelazione" di John (Teller) nel momento della consegna del libro.

    Touching and kickass at the same time.

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  4. Ciao Alex, grazie davvero per avere apprezzato e per il tuo commento ^_^

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