1 ottobre 2010

Roy Buchanan, un genio dimenticato.


Ci sono personaggi nel mondo della musica che hanno goduto di fama e successi spesso oltre i reali meriti artistici grazie ad accurate campagne di marketing o grazie a prodotti di facile e veloce consumo mediatico.
Ci sono personaggi invece che nonostante incredibili doti di talento e qualità artistica sono praticamente sconosciuti o presto dimenticati, anche per colpe o scelte personali va sottolineato.
Uno di questi esempi è certamente Roy Buchanan, straordinario chitarrista nativo dell'Arkansas ma Californiano per formazione artistica, personaggio controverso, particolare e sempre lontano dalle consuete cronache musicali.

Considerato da molti come il più grande chitarrista di tutti i tempi, Buchanan ha inciso una decina di album anche se alcuni non sempre all'altezza del suo incredibile genio artistico, ma in ogniuno di essi emerge in ogni caso il suo incredibile talento e follia artistica, ha collaborato a progetti con personaggi come David Gilmour, Eric Clapton, Rolling Stones solo per citarne alcuni, ma viene ricordato soprattutto per le sue incredibili performance live dove dava il meglio di se esprimendo ai massimi livelli il suo straordinario talento chitarristico con una tecnica personalissima e virtuosismi al limite del sovrumano.


Personaggio curioso e tormentato, caratteristica che evidentemente accomuna i talenti sopra la media, ha avuto purtroppo un esistenza costellata da problemi di droga e alcolismo e una fine tragica impiccandosi in una cella di una prigione nel 1988.
Anche in questo caso un musicista dotato di incredibili capacità e sensibilità artistiche ha avuto un'esistenza troppo breve e fulminante.

Per chi volesse approfondire la conoscenza di questo fenomeno da molti dimenticato consiglio certamente il primo album " Roy Buchanan " :
Roy Buchanan ,

l'ottima antologia " Sweet Dreams " :
Sweet Dreams: Anthology

e lo strepitoso "Live Stock "
Live Stock



Ricordiamolo con alcuni video che ci lasciano davvero senza parole.







3 commenti:

  1. una grande chitarra... consiglio anch'io la sua antologia Sweet Dreams, ma se vi piace il genere fatevi vostra tutta la sua discografia, fatta di alti (altissimi) e bassi, ma comunque in ogni lavoro si sente la sua "magia".

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  2. Max che dire...

    GRAZIE! Proponi sempre degli articoli FAVOLOSI...

    Grazie di cuore!

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  3. L'unica cosa che si può dire è che il nostro Max è veramente un grandissimo!

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